Vari giorni di festeggiamenti - una porta sul passato e sulla storia: stendardi mossi dal vento, profumi della cucina tipica e soprattutto la sfida dei quattro quartieri storici, corrispondenti alle quattro porte principali a loro volta chiamate col nome della Chiesa pił vicina: Porta San Cesareo, Porta S. Biagio, Porta S. Martino e Porta S. Giacomo.
Un'atmosfera suggestiva, allegra e altamente coinvolgente.
Giochi, gare, sfide e prove di destrezza - un'unica Porta vincitrice proclamata tra fuochi d'artificio e il volteggiare degli sbandieratori.
Al via dunque con i festeggiamenti, le manifestazioni, gli spettacoli e le solenni cerimonie religiose. Un'aria di festa si respira fin dalla prima settimana di agosto con le celebrazioni eucaristiche, l'esposizione solenne del Palio, la benedizione dei cavalli e delle squadre, la lettura in Piazza Regina Margherita dei bandi di sfida, i tornei e le esibizioni degli sbandieratori.
E poi finalmente arriva l'attesissimo giorno di Sant'Agapito. Dai quartieri partono i cortei storici, le sfilate dei nobili, dei popolani, dei cavalli e dei cavalieri avvolti in velluti e damascati.
I rappresentanti delle quattro Porte partecipano a cinque giochi: la Giostra della Scifa (corsa a cavallo in cui il cavaliere al galoppo deve infilare un asta in un cerchio sospeso, la scifa appunto), il Gioco della Palla (partita simile al calcio fiorentino), il Tiro con l'Arco e quello della Fune, la Gara con il Fuso e quella con la Conca.
Grande concentrazione, forza, equilibrio e abilitą accompagnati dal tifo delle quattro Porte, dal rullo dei tamburi e dal contagioso entusiasmo della competizione.
Le taverne tornano a prendere il loro consueto ruolo di antichi luoghi di incontro dove ritemprarsi con una cucina semplice e genuina, un buon bicchiere di vino, qualche divertimento e il dolce sorriso delle locandiere.
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