Fontana dei Quattro Mori
La fontana, attuale simbolo della città, fu realizzata nel 1632 per volontà della Commissione della Comunità marinese per ricordare la vittoria di Marcantonio II Colonna, ammiraglio della flotta pontificia in occasione della battaglia di Lepanto del 1571. L'architetto Sergio Ventura fece un primo progetto: una vasca in peperino sormontata da un obelisco. Tale idea però fu modificata sia dallo scultore Pompeo Castiglia che aggiunse sulla vasca otto sirene (simbolo araldico della famiglia Colonna), sia dal duca Filippo I Colonna che al posto dell'obelisco centrale desiderò che fosse collocata una colonna in marmo bianco a cui erano incatenati quattro mori in peperino, per celebrare appunto il suo avo Marcantonio II Colonna.
Il progetto della fontana così modificata fu realizzata dal predetto scultore Castiglia e dallo scalpellino Pietro Taccia, ma il suo costo salì a 190 scudi pontifici per cui la Comunità si rifiutò di pagare. La controversia fu risolta dall'uditore giudiziario ducale che impose alla Comunità di pagare il conto maggiorato, poiché la fontana era un'opera di pubblica utilità.
Fontana dei Quattro Mori
Inizialmente la fontana era nell'attuale piazza Lepanto, nel cuore del centro storico, tra Palazzo Colonna e la basilica di San Barnaba, poi a causa del bombardamento anglo-americano del 2 febbraio 1944 che distrusse la parte superiore della fontana (ricostruita dallo scultore Renato Marino Mazzacurati e dagli scalpellini Franco Morando e Sandro De Nicola) si decise di ubicarla nel 1969 dove attualmente è: al centro di piazza Giacomo Matteotti.
La fontana è diventata famosa a partire dal 1925 perché è stata la prima a essere teatro del cosiddetto "miracolo delle fontane che danno vino" che si compie durante la Sagra dell'Uva, la prima domenica di ottobre.
Fontana di corso Vittoria Colonna
Consiste in una parete da cui scendono getti d'acqua in una vasca tondeggiante. Realizzata negli anni Novanta del XX sec., in occasione del campionato mondiale di calcio 1990, è addossata al muro di recinzione del parco pubblico di Villa Desideri prospettante su corso Vittoria Colonna.
Fontana del Nettuno o del Cavallo
Situata al centro di piazza San Barnaba davanti alla facciata della basilica di San Barnaba, è costituita da una vasca ellittica di travertino con due fontanelle laterali. Al centro è collocato un pregevole gruppo scultoreo in marmo bianco del Nettuno con Tritone. Commissionata dal Comune nel 1889 allo scultore Michele Tripisciano, la fontana era inizialmente racchiusa da una cancellata in ferro battuto, che fu rimossa in occasione della raccolta "ferro alla patria" voluta dall'allora regime fascista. Una cancellata simile fu ripristinata negli anni Settanta del passato secolo ma nel 1987 fu definitivamente eliminata. Lo scultore marinese Giorgio Fanasca. Alcuni ha restaurato la fontana, danneggiata durante gli eventi bellici della seconda guerra mondiale.
Fontana del Nettuno
Fontanile d'Ammonte
Il lavatoio pubblico presso le Cave di Peperino, conosciuto come
fontanile d'Ammonte, è posto nel vallone ai piedi del centro storico bagnato dalle acque della marana delle Pietrare e dominata dalla distrutta e caratteristica
Torre d'Ammonte. Attualmente distrutto ed abbandonato all'interno del parco pubblico curato dal comitato del quartiere Acquasanta, è stato usato come lavatoio fino agli anni Trenta del XX secolo.
Fontanile comunale
Realizzato nel 1896 dal Comune come abbeveratoio pubblico fu all'epoca collocato ai margini dell'abitato, nel quartiere Borgo Garibaldi, lungo la strada più trafficata verso Roma, la strada provinciale 73/a via Castrimeniense o Romana. Alla fine degli anni Novanta del Novecento, dopo un lungo periodo di abbandono, è stato restaurato.
Fontana di via Giuseppe Garibaldi
Si presenta con un ampio catino da cui sgorga acqua, addossato alla doppia rampa della scalinata monumentale che collega la via alla soprastante piazza San Barnaba. La sua realizzazione avvenne negli anni Sessanta del secolo passato per volontà del Comune. Nel luglio 2008 è stata restaurata in occasione dell'intitolazione della scalinata a Giovanni Lovrovich, ex-abate parroco della basilica di San Barnaba.
Fontana di piazza Giuseppe Garibaldi
Situata nel quartiere Borgo Garibaldi, è collocata al centro del cosiddetto "
Giardinaccio", occupante il centro della piazza stessa. Si tratta di una vasca circolare dai cui lati partono spruzzi d'acqua. La sua realizzazione è abbastanza recente in occasione del campionato mondiale di calcio 1990, quando Marino ospitò il ritiro ufficiale della nazionale di calcio dell'Italia.
Fontanile "di Gaudenzio"
Non si sa il motivo della sua denominazione (fontanile "di Gaudenzio"). È stato rimosso nel secondo dopoguerra per farci dei posti auto. Era collocato nel cuore del rione Coste, a ridosso delle cosiddette
"mura bramantesche" di Palazzo Colonna, un tratto di mura forse residuale dell'antica rocca trecentesca degli Orsini che la tradizione attribuisce al Bramante.