Durante lo scavo della necropoli sono stati riportati alla luce, sullo stesso Colle S. Angeletto,
anche considerevoli resti di età romana: un sepolcro a due piani del tipo “a tempietto” con rivestimento e decorazioni in laterizio, databile alla fine del II secolo d. C.; una grande cisterna in
muratura (costituita da un ambiente pentagonale e uno rettangolare suddivisi in navate da pilastri.
Sia il sepolcro che la cisterna sorgevano lungo un'importante strada lastricata (denominata “Via Antica”), che si staccava dalla Praenestina e - attraversando il colle - si dirigeva con funzione di “via di servizio” verso la zona solcata degli acquedotti.
Anche il sepolcro e la cisterna sono stati in parte reinterrati, onde garantirne una più efficace conservazione in attesa di un futuro restauro.
Notizie fornite da: Zaccaria Mari, Funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e da Fausto Zevi, professore dell'Università “La Sapienza” di Roma
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