Fonte S.Stefano

La fonte di Santo Stefano è molto facile da raggiungere muniti di un proprio veicolo. Una volta raggiunta e attraversata Cave, si continua a transitare sulla via Prenestina seguendo le indicazioni per Genazzano. Facendo attenzione, dopo una curva, si nota sul margine destro di detta strada l'indicazione Fonte di S. Stefano.
Seguendola ci si immette in una stradina in discesa che conduce alla vicinissima fonte ristrutturata recentemente e frequentata in passato dai romani attirati qui dalla prospettiva di bere quest'acqua miracolosa molto simile a quella di Fiuggi e nel contempo villeggiare.

Fonte S.Stefano

Dalla Fonte di S. Stefano di Cave sgorga infatti un'acqua minerale dalle svariate qualità terapeutiche descritte dal locale medico condotto, dr.Luigi Ariola. Costui, per più di quarant'anni, studiò gli effetti di quest'acqua miracolosa annotandoli in un suo opuscolo attualmente conservato nella locale biblioteca comunale. È utile nelle malattie del ricambio e soprattutto nelle calcolosi; è efficace nelle varie manifestazioni della diatesi urica, nell'uricemia, nella gotta, nella renella, nella calcolosi tanto renale quanto vescicale. Giova in tutti quei disturbi originati dall'uricemia, in certe nevralgie, in qualche malattia della pelle, in tutte le forme infiammatorie delle vie urinarie.

Oggi non si viene più a Cave per villeggiare tuttavia la Fonte di S. Stefano costituisce ancora un forte richiamo per la sua acqua salutare e gratuita. Immersa nel verde dei boschi di castagni che circondano Cave, la Fonte è frequentata anche da chi, dopo una passeggiata, vuole ristorarsi. Spesso qui sono organizzate manifestazioni soprattutto nel periodo estivo. Una di queste è quella denominata: Tre giorni alla fonte di S. Stefano durante la quale la popolazione gode l'amenità del posto, beve l'acqua, ammira le mostre di pittura e di artigianato qui allestite, assiste agli spettacoli teatrali e musicali di carattere folcloristico.