Da ammirare, aggirandosi all'interno della chiesa di S.Maria Maddalena, due chicche: la coppia di acquasantiere (cinquecentesche valve di conchiglia) ed un leone reggistemma in marmo, attribuito da qualcuno a Michelangelo Buonarroti o a qualche suo allievo.
Piuttosto rovinato invece è l'olio su rame, ubicato nella navata a sinistra e databile all'incirca alla prima metà del XIX sec. L'opera, di autore ignoto, raffigura la scena della "Morte di San Giuseppe"; il Santo appare disteso sul letto su cui in alto aleggiano due piccoli angeli. Accanto a Lui sono ritratti: la Madonna, inginocchiata a destra presso il capezzale con le mani giunte, e Gesù ritto con il braccio destro proteso verso il morente nell'atto di benedirlo.
Interno della chiesa
Verso il Redentore è rivolto lo sguardo implorante di San Giuseppe.
In migliori condizioni è certamente l'altro olio su rame del Manno e quindi ascrivibile anch'esso ai primi decenni del XIX sec. L'artista ha dipinto " Gesù Bambino Tra San Domenico e San Francesco"; la scena è piuttosto statica: i due Santi, vestiti ognuno col saio del proprio irdine, appaiono inginocchiati mentre al centro è posto il Piccolo Gesù. Mentre San Francesco Lo guarda estasiato, San Domenico ha il viso rivolto a chi osserva il quadro e sembra invitarlo ad adorare il Bambino a cui accenna con la mano sinistra.
Di grande impatto emotivo è il Crocefisso, collocato nel presbiterio. Il lavoro ottocentesco, di autore ignoto, non ha grosse pretese artistiche: troppo nera la croce su cui appare inchiodato il Cristo ormai morto come testimoniano il corpo già irrigidi e la testa ricadente sul petto. Da notare l'inchiodatura dei piedi che, a differenza di altri Crocefissi, non sono soprapposti ma allineati. Troppo artificioso è il perizoma annodato ai fianchi in cui l'autore ha speso una gran cura nel realizzare un simmetrico drappeggio.
Affresco della volta
Sull'altare maggiore troneggia invece la settecentesca statua di Santa Maria Maddalena (di autore ignoto) raffigurata ritta con le vesti svolazzanti, il capo cinto da aureola, lo sguardo fisso sulla croce che porta ctra le mani. Ai suoi piedi, accovacciato un angioletto. La ospita una modesta nicchia. Da notare ancora l'olio su rame, sempre del Manno, in cui è ritratta in piedi, ammantata di bianco, Santa Francesca Romana colta sempre in atteggiamento ascetico, lo sguardo rivolto al cielo. Dietro di Lei fa capolino un piccolo angelo mentre un altro di ben maggiori proporzioni è inginocchiato davanti a Lei e mostra un grosso libro aperto e poggiato sul ginocchio sinistro. La colomba dello Spirito Santo è librata in alto squarciando le nubi.
