Che Silvestro III (Giovanni de' Crescenzi Ottaviani, Vescovo di Sabina) fosse tiburtino è sostenuto dal Cardinale Bosone nelle "Vite dei Papi" e dal Vescovo di Sutri, Bonizzone. Nato nel 1000 ca. e morto a Roma (i più sostengono che vi fosse anche nato) nel 1046, si trovò a vivere in un periodo particolarmente travagliato.
Verso la metà del sec. XI a Roma si ebbero episodi particolarmente violenti causati dall'affermazione del potere tra i Conti del Tuscolo ed altri personaggi. Ognuno cercava di fare eleggere papa il proprio apportato per favorire i propri interessi. Quando Alberico del Tuscolo, patrizio romano, morì, Benedetto IX dei Conti Tuscolani (il suo nome era Teofilatto, nato nel 1021 e morto nel 1056) fu cacciato da Roma nel settembre del 1044. Quest'ultimo pontefice è famoso per aver venduto al suo padrino la dignità pontificia e per averla rivoluta indietro per ben due volte.
Era figlio di Alberico III, Conte di Tusculo, e nipote di ben due papi: Benedetto VIII e (Giovanni IX. Importanti erano le parentele di sua madre, che tra l'altro era una sorella di Giovanni XV. Fu grazie all'abilità e al potere del padre che a dodici anni (per alcuni a undici), era divenuto pontefice. La Catholic Encyclopedia e altre fonti affermano invece che avesse circa 18/20 anni. Fu comunque uno dei papi più giovani.
Pur essendo papa visse con dissolutezza. Per un breve periodo nel 1036 fu allontanato da Roma, ma vi tornò grazie all' appogio di Corrado II (d'altra parte per compiacere quest'ultimo Benedetto IX aveva scomunicato Ariberto da Intimiano); poi, morto come prima abbiamo accennato suo padre Alberico del Tuscolo, nel settembre del 1044 fu nuovamente scacciato. Dopo una lunga lotta fra fazioni, con l'appoggio dei suoi congiunti della famiglia Crescenzi (Crescenzi Ottaviani) con a capo il conte Gerardo di Galeria, Giovanni de' Crescenzi Ottaviani fu nominato papa il 20 gennaio 1045 (per altri il 13). Il neo eletto, prese il nome di Silvestro III.
Per alcuni fu un antipapa, essendo la sua elezione compromessa dall'onta della simonia, anche se il suo nome compare attualmente e ufficialmente come papa legittimo nell'Annuario Pontificio dal 13 o 20 gennaio al 9 marzo 1045.
Il pontificato di Silvestro III fu brevissimo: soli 49 giorni (sino al 9 marzo): infatti, con il ritorno al potere della famiglia dei Tuscolo ed il conseguente rientro a Roma nell'aprile del 1045 di Benedetto IX con le sue truppe, Silvestro III fu accusato, forse a torto, di aver ottenuta l'elezione con la corruzione e costretto così a fuggire. Benedetto abdicò in maggio, spinto dal desiderio di sposarsi, e vendette la dignità pontificia per più di 650 kg d'oro al suo padrino, il prete Giovanni Graziano o de Graziani, che divenne papa col nome di Gregorio VI nel giugno del 1045. Subito dopo però Benedetto si pentì di tale vendita e con le sue truppe tentò di deporre Gregorio; intanto anche Silvestro si dava da fare avanzando le sue pretese. Benedetto riprese Roma e rimase sul trono pontificio fino al luglio del 1046.
A questo punto intervenne l'imperatore Enrico III che convocò nel dicembre del 1046 un sinodo (concilio di Sutri) che depose Silvestro (privandolo anche del suo vescovato e del sacerdozio nonché ordinandogli di rinchiudersi in un monastero) insieme a Benedetto IX e a Gregorio VI. Il 25 dicembre 1046 fu così acclamato papa Clemente II, un tedesco (Suitgero di Morsleben e Hornburg).
Il Papato venne così sottratto alle contese locali dei nobili romani. Benedetto IX però non si dette per vinto e, quando Clemente II morì, nell'ottobre del 1047 occupò il palazzo del Laterano, da cui fu scacciato nel luglio del 1048.
A Clemente II successe Poppone di Bressanone, col nome di Damaso II che fu papa per soli 23 giorni (fu forse ucciso per volere di Benedetto IX così come era avvenuto col suo predecessore Clemente; secondo alcuni però morì per malaria). Benedetto IX, rifiutandosi di rispondere alle accuse di simonia, fu scomunicato ma continuò sempre a cercare appoggi per tornare sul soglio pontificio fino a quando morì nel 1056 (per altri nel 1055) nell'Abbazia di Grottaferrata.
Quanto a Silvestro III, la sentenza venne ovviamente sospesa e lui continuò nelle sue funzioni venendo riconosciuto vescovo di Sabina fino alla sua morte. Se Silvestro III per molti fu da considerarsi un antipapa, avendolo stabilito il predetto Concilio di Sutri, resta il fatto che il suo nome compare ancora nell'Annuario Pontificio come papa legittimo dal 20 gennaio al 10 marzo 1045.
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