Si chiama Fontana dei Votani ed il termine con cui è designata ha dato luogo nel tempo a molte supposizioni. Per brevità si dirà in maniera sommaria le conclusioni più logiche a cui si è giunti; nel lontano Medioevo il vocabolo Votano era usato per delimitare una parte particolare del vicinissimo Santuario di Ercole Vincitore. Nel XVI sec. si parla di una chiesa con annesso convento sorto sempre in quella zona, detto di S.Giovanni in Votano; nel Settecento il termine ritorna sempre per lo stesso luogo in cui è situato un orto di proprietà delle monache.
L'archeologo tiburtino Cairoli Giuliani ha dato una spiegazione al predetto ricorrente vocabolo: Votano sarebbe di derivazione greca (Biaiothanatos) e significherebbe "ucciso violentemente"il che si riferirebbe al martirio dei sette figli di Sinforosa uccisi nel Santuario di Ercole Vincitore e poi gettati il giorno dopo per volere di Adriano in una fossa che i Papi chiamarono "Ai sette uccisi violentemente".
Forse i cristiani crearono un luogo di culto, all'interno del Santuario ove il martirio era avvenuto,
dedicato al ricordo dei martiri tiburtini.
Probabilmente il cristianesimo con il suo avvento tentò di
sostituire il culto pagano di Ercole Vincitore con quello
di S.Sinforosa martirizzata nel Santuario senza però riuscirci;
lo scopo invece fu raggiunto sostituendo la divinità pagana
in questione con il martire tiburtino S.Lorenzo
che divenne patrono di Tibur e festeggiato il 10 Agosto proprio
per sostituire i festeggiamenti erculei dello stesso periodo.
Tuttavia nel cuore dei tiburtini il ricordo della famiglia
trucidata fu sempre molto vivo; quando ci fu la guerra tra
i Goti di Totila (che occuparono Tivoli tra il 543 ed il 544)
ed i bizantini, fu diffusa la vicenda della Passio S.Symphorosae
per contrastare il diffondersi dell'arianesimo. C'è tuttavia
chi sostiene che detta Passio sia ancora più antica essendo
attribuibile al IV sec. e questo sarebbe avvalorato dal fatto
che tra il 468 ed il 483 divenne papa il tiburtino
Simplicio, il quale fece erigere la chiesa o basilica
di S.Sinforosa sulla Via Tiburtina. Sotto tale pontefice proprio
per onorare la santa concittadina si provvide nella nostra
città forse ad un'ulteriore stesura della Passio.
I toponimi "Ad septem frates" e "Ad sepetem biothanatos" indicano entrambi i sette martiri tiburtini ma il primo si riferisce al IX miglio della Via Tiburtina a
Roma dove era la fossa in cui furono sepolti e il secondo al luogo, il Santuario di Ercole vincitore a Tivoli situato sempre sull'antica via Tiburtina, dove
furono martirizzati.