Franz Liszt nacque il 22 ottobre 1811 a Raiding. Grandissimo organista ungherese, fu anche un esimio compositore, un eccezionale pianista e un ottimo direttore d'orchestra. Non aveva neppure compiuto i dieci anni quando espresse le sue notevoli capacità musicali. Intraprese precocemente lo studio del pianoforte avendo come maestro suo padre Adam, funzionario del principe Esterhazy. Poi con i suoi genitori si spostò a Vienna; qui Antonio Salieri (maestro di cappella e compositore per la corte imperiale asburgica) gli dette lezioni di composizione mentre Czerny gli dette quelle di pianoforte.
Arrivato a Parigi nel 1823 iniziò col Paer lo studio della teoria e composizione; provò una grande delusione quando Luigi Cherubini non lo ammise al Conservatorio parigino. Già noto come pianista si esibì nel 1825 nella capitale inglese alla presenza di Re Giorgio IV. Qui portò a termine la sua unica opera, Don Sanche. Iniziò poi nel 1826 una lunga tournée che lo condusse in Francia e Svizzera; nel contempo studiava con il compositore ceco Antonin Reicha. Finita la tournée (1828) decise di vivere a Parigi dove si mantenne insegnando musica. Poi il grande incontro con Felix Mendelssohn e soprattutto con Frédéric Chopin al quale si legò con amicizia e stima. Altro momento importante avvenne nel 1830 quando conobbe la donna della sua vita: Marie Catherine Sophie, contessa d'Agoult, nata viscontessa di Flavigny. Era nota anche con lo pseudonimo di Daniel Stern sotto il quale scriveva.
Nel 1831 gli fu presentato George Sand. Nell'arco di tempo che va dal 1835 al 1839 Liszt, ormai follemente innamorato della divorziata (1835) Marie, fu tutto preso da un lungo e romantico viaggio-fuga con lei, che per lui aveva abbandonato il marito le sue due figlie. Proprio in Svizzera (che ispirò a Listz l' Album d'un voyageur e il Primo libro delle Années de pèlerinage) nel dicembre del 1835 nacque Blandine, la loro prima figlia.
Si diffuse intanto la fama di Liszt pianista soprattutto per i suoi tentativi di creare l'archetipo del recital moderno. Listz infatti giustamente è da considerarsi uno dei grandi virtuosi del pianoforte del XIX sec. avendo rivoluzionato la tecnica pianistica e il rapporto tra esecutore e pubblico.
Il suo grande rivale era Sigismund Thalberg (uno dei primi innovatori della tecnica pianistica del cosiddetto "Biedermeierzeit", che fecero del virtuosismo parossistico la ragione e l'essenza del loro suonare). I due si affrontarono in singolare "duello" musicale organizzato dalla principessa Belgioso a Parigi. Nel 1837 la coppia arrivò in Italia, dove nacquero altri due figli: Cosima e Daniel. Il loro amore ebbe come scenario luoghi fantastici: il lago di Como, Venezia, Milano, Firenze, Roma, San Rossore. Furono quelli gli anni in cui conobbe Rossini, Ingres, Sainte- Beuve, Bartolini con cui strinse amicizia. L'incontro con Robert Schumann e Richard Wagner avvenne nel 1840; Listz ne rimase affascinato e divenne un grande fan wagneriano.
Ormai Listz viaggiava continuamente in lungo e largo per il mondo allora conosciuto. Tutti volevano sentire i suoi concerti. Il rovescio della medaglia fu l'entrata in crisi del suo rapporto amoroso; si divise nel 1844 da Marie e iniziò a voltare pagina
con la principessa Caroline Von sayn-Wittgenstein, conosciuta a Kiev nel 1847.
Il 1849 vide Listz prodigarsi per mettere al sicuro in Svizzera il suo amico Richard Wagner in pericolo essendo in atto la rivoluzione di Dresda per la richiesta della costituzione. Listz componeva febbrilmente: il poema sinfonico Mazeppa, la Sonata, i due Concerti per pianoforte ed orchestra, il Totentanz, e centinaia di pezzi pianistici. A Parigi nel 1861 si esibì per Napoleone III; qui inoltre gli fu presentato Georges Bizet (l'autore della celeberrima Carmen). Liszt, spinto da un forte sentimento cristiano, nel 1862 a compose il Cantico del sol di san Francesco d'Assisi. Addolorato dalla morte della primogenita Blandine (1861), pieno di dubbi e in piena crisi depressiva, decise di entrare nel monastero della Madonna del Rosario di Roma per rifugiarsi nella fede e trovare conforto.
Nel 1864, in memoria dell'adorata Blandine, scrisse La Notte. Si acuirono invece i rapporti con il musicista Wilhelm Richard Wagner causati dalla relazione (non accettata da parte di Liszt) con sua figlia Cosima da cui nacquero ben tre figli.
A Roma Listz strinse una solida amicizia con il cardinale bavarese Gustav Adolf Hohenlohe (elevato al rango di Cardinale da papa Pio IX nel concistoro del 22 giugno 1866, ricevendo il titolo di Santa Maria in Traspontina). Da questo alto prelato, estremamente colto e protettore degli artisti, ricevette l'invito di dimorare a Villa d'Este, la splendida residenza che Ippolito II aveva edificato a Tivoli nel XVI sec. Dopo la morte di Ippolito la Villa aveva attraversato varie vicende finchè era pervenuta in mano agli Asburgo che l' avevano concesso in uso al cardinale Gustav Adolf Hohenlohe. Fu così che, accettato l'invito, Liszt vi soggiornò più volte a
partire dal 1865.
Nel 1865 fu consacrato in Vaticano a Dio entrando a far parte degli Ordini minori e diventando abate. La musica sacra divenne la sua passione e compose la Missa Choralis e il Christus (1867). Negli ultimi anni della sua esistenza lavorò incessantemente solo come compositore e organizzatore di eventi musicali. A Weimer e a Lipzia dette vita infatti a molti eventi insieme al suo erede , il pianista russo Alexander Ilyich Siloti. Ormai debilitato, nel 1886 durante il festival (fondato da Wagner) di Bayreuth (in Germania) si ammalò di polmonite e morì il 31 luglio .
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