La struttura del teatro romano

Il primo teatro in muratura fu edificato nel 55 a.C. da Pompeo. Per lunghissimo tempo a Roma fu considerato deplorevole costruire teatri in quanto si credeva che i giovani potessero essere influenzati negativamente dalle rappresentazioni teatrali. A questo riguardo era stato anche deliberato ufficialmente il divieto di costruire in maniera stabile i teatri. Per aggirare questo ostacolo Pompeo fece erigere un tempio dedicato alla dea Venere collocandolo in alto sulla sommità delle gradinate del teatro che stava facendo costruire. L'emiciclo del teatro di Pompeo aveva un diametro di 160m.e aveva 27.000 posti a sedere. Nel 13 a. C. fu fatto il teatro di Balbo; esso era più piccolo infatti conteneva solo 7.700 posti a sedere. Infine Giulio Cesare iniziò a costruire l'emiciclo del teatro di Marcello, terminato poi nell' 11 a. C.; aveva un diametro di 150 m., conteneva 14.000 posti a sedere.


Pianta di un teatro romano

La forma dell'edificio teatrale di età augustea e imperiale a Roma era molto diversa da quella usata in Grecia. Qui infatti il teatro sorgeva sempre appoggiato ad una collina in cui venivano scavate le gratinate; a Roma invece l'edificio teatrale era innalzato sempre in pianura. Alte mura perimetrali collegavano la scena monumentale con la cavea, vale a dire con l'insieme delle gratinate in cui prendevano posto gli spettatori.

Davanti a questa predetta scena monumentale era situato il palcoscenico, chiamato pulpitum, il quale non era molto rialzato ma era abbastanza spazioso. L'edificio, di forma semicircolare, era costituito da tre parti: l'orchestra (in cui si sedevano i senatori), la scena (calcata dagli attori) ed infine la cavea (gradinate). Quest'ultima era ripartita in tre settori: i cavalieri prendevano posto nelle gradinate più vicine all'orchestra dove sedevano appunto i senatori; il settore di mezzo era riservato ai militari non che al sesso maschile; il settore estremo era quindi il più lontano dalla scena per cui era riservato alle donne. La forma semicircolare dell' edificio faceva sì che fosse steso un velarium (copertura di tende ) per proteggere gli spettatori.

Teatro romano di Merida
Ingrandisce foto Teatro romano di Merida

Per quanto riguarda la scenografia inizialmente essa era affidata agli attori che con le loro battute ricreavano ambientazioni varie; in seguito invece divenne abbastanza complessa. Gli elementi scenografici erano: il proscenium, la scenae fronts, i periaktoi e l'auleum. Il proscenium era in legno e generalmente raffigurava o una via o una piazza in cui recitavano gli attori.

La scenae fronts corrispondeva a quello che modernamente viene chiamato fondale: si trattava di un grosso dipinto riproducente la facciata di un edificio con due o tre porte che permettevano agli attori di entrare ed uscire. Per convenzione gli spettatori sapevano che dalla porta di destra si raggiungeva il foro, da quella di sinistra il porto.

I periaktoi erano prismi triangolari che ruotavano: su un faccia era dipinta una scena tragica; su un' altra una comica, sulla terza una satiresca.

L'auleum era un sipario che veniva sollevato dall'alto alla fine della commedia; con certezza sappiamo che era usato dall'epoca di Cicerone.

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