Quali erano gli alimenti che i romani
mangiavano ?
Nella Roma arcaica si cibavano di polenta di farro e di orzo
poiché non conoscevano il granturco. Conobbero il riso
molto tardi, ma non lo mangiarono mai. Per lungo tempo si
cibarono con il puls, una mistura di cereali, e solo dal II
sec. a.C. il pane fu regolarmente mangiato anche se dal V
sec. a.C. conoscevano il grano tenero.
Molto gustato era il latte, soprattutto di capra e di pecora,
e diversi erano i formaggi disponibili. Molto consumati erano
i legumi (tra cui le fave) e gli ortaggi ma non erano conosciuti
la patata, il pomodoro, la melanzana ed il fagiolo.
Molto
ricercata era la frutta secca; quella fresca, più
consumata, comprendeva l'uva, i fichi, le prugne, le pere,
le mele cotogne, le ciliegie, il melone, il cedro, le
albicocche; non molto graditi invece erano gli agrumi.
Come dolcificatore era usato il miele non conoscendosi
ancora lo zucchero.
Il tacchino non era noto; le uova
di gallina, di anatra, di piccione e di altri volatili
erano abitualmente consumate. C'erano
poi gli insaccati di suino, la cacciagione, gli ovini; non
si mangiava il cavallo e pochissimo la carne bovina.
Molto cucinato era invece il pesce. Da quest'ultimo si otteneva
il garum, una salsa ricavata dal pesce salato e fermentato
grazie a delle erbe aromatiche. Il garum era il condimento
principale dei romani.
Non esistevano liquori alcolici poiché
non si conosceva la tecnica di distillazione; né il
tè né il caffè erano noti.
Come ultima curiositą va detto che la cucina romana accostava
gusti opposti: al piatto dolce si accoppia un condimento piccante
e viceversa.
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