Il pellegrinaggio nel Medioevo

Con l'avvento dell'anno Mille, tanto temuto a causa della credenza popolare che attendeva la fine del mondo, si assiste ad una forte ripresa di fede che coincise con enormi processioni di penitenti che non si limitavano solo ad indossare il saio ed a vivere in penitenza ma espiavano i peccati punendo il proprio corpo con torture autoimpostesi quali la flagellazione e il cilicio. La profonda religiosità dette il via anche al pellegrinaggio (dal latino peregrinus, da per ager, i campi, ad indicare colui che non abita in città, quindi lo straniero) che ebbe allora un'ampia diffusione grazie alla rinascita economica (XI sec.) che si espresse con l'aumento demografico, con il ripopolamento delle città, con la maggiore sicurezza delle strade.
L'uomo medievale si sottoponeva a viaggi estenuanti a piedi per raggiungere questo o quel Santuario al fine di espiare le colpe e garantirsi la protezione divina e quella di questo o quel Santo. Affrontando difficili e lunghe marce in Paesi lontani, il fedele si purificava corporalmente e interiormente e raggiungeva lo scopo prefisso: essere migliore in vista dell'imminente arrivo del giorno del Giudizio divino.

Castello di Passerano
Lungo il cammino di Santiago

Tre erano le principali direttrici che i pellegrini seguivano: in primo luogo la Terrasanta (per pregare nei luoghi ove visse ed operò Gesù), i posti dove si dice fosse apparso miracolosamente l'Arcangelo Michele (Monte S. Angelo nel Gargano, Mont S. Michel in Normandia, ecc.), ma soprattutto i luoghi dove erano i santuari sorti sulle tombe di Santi o sulle loro reliquie. Un pellegrinaggio assai diffuso fu quello verso Santiago di Compostela nella Galizia (Spagna) ove era sepolto l'apostolo S.Giacomo, il "Matamoros"(così veniva definito dai cristiani impegnati durante la Reconquista della Spagna a combattere contro i Mori).
Proprio quest'ultimo percorso, durante l'XI sec., divenne affollatissimo e vide il fiorire di ospedali e ricoveri per l'assistenza ai pellegrini qui diretti. Ancora oggi il Cammino di Santiago (Roncisvalle- Santiago de Compostela) richiama pellegrini da tutto il mondo.

Anticamente si riconosceva la destinazione di ogni pellegrino dal simbolo che portava (una conchiglia per chi andava a Santiago, un ramo di palma o la croce per chi andava in Terrasanta, soltanto la croce per i Romei ovvero per coloro che andavano a Roma a pregare sulle tombe di S.Pietro e S.Paolo). Il clima favorevole verso i cristiani ed ebrei fu interrotto ai primi dell'XI sec. da un'ondata di fanatismo religioso cavalcata da al-Hakim, uno sceicco islamico, che distrusse la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Fu però un episodio abbastanza trascurabile tanto è vero che nel 1033 i pellegrini intensificarono i loro arrivi in Terrasanta in occasione del millenario della Passione di Gesù apportando numerose donazioni tanto che in pochissimi anni la Chiesa del Santo Sepolcro fu ricostruita.
La Chiesa appoggiò i pellegrinaggi e garantì la sicurezza dei fedeli allestendo e curando i predetti ricoveri ed ospedali costruiti lungo le direttrici percorse dai devoti.

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