Vi si accoglievano i malati (infirmi), i pellegrini, i bambini orfani (poi dirottati in brefotrofi), i vecchi senza risorse economiche. Chiaramente non tutti i medici erano così; ci furono, anche se pochi, illustri personalità che si distinsero (VII sec). Occorre ricordare infatti che tra il IX e il X secolo nacque a Salerno la Scuola Medica (fondata secondo la tradizione dall'ebreo Elino, dall'arabo Adela, dal greco Ponto e dal latino Salerno - i quattro indirizzi di pensiero medico), considerata come la prima università d'Europa e come primo istituto a non essere controllato dalla Chiesa. Era all'avanguardia per quei tempi poiché annoverava molte donne che lo frequentavano sia come insegnanti che come studentesse.
Con il Mille si registrò una rinnovata religiosità (si credeva che ci sarebbe stata la fine del mondo per cui si diffusero i penitenti e gli autoflaggellanti), si registrò uno sviluppo economico che comportò svariati cambiamenti nella vita sociale, tanto da determinare quello che alcuni storici hanno chiamato "Rinascimento medioevale". Le condizioni igieniche migliorarono e si ebbe un incremento della popolazione dovuto all'economia non più rurale ma commerciale, alla rinascita delle città, al sorgere ed allo svilupparsi dei Comuni.
Dalla seconda metà del Mille iniziò un lento cambiamento positivo anche della medicina e si fece sempre più netta, a partire dal XIII secolo, la distinzione tra medici (che si interessavano degli organi interni del malato) e chirurghi (addetti a curare "l'esterno"del corpo). La formazione del medico prevedeva un corso di studi di sei anni (come sancito nella bolla papale di Clemente V). Chi desiderava diventare chirurgo riceveva una preparazione empirica che rimetteva la vita del paziente alla sua abilità e esperienza nel maneggiare il bisturi.
Gli ospedali, basati inizialmente sul concetto cristiano della carità, subirono anch'essi un cambiamento nel XIII-XIV secolo e non furono più nelle eclusive mani dei religiosi ma dei laici, dei civili; la rete di assistenza, non più solo relegata lungo le vie dei pellegrinaggi, ma ora con ospedali urbani gestiti da confraternite elemosiniere, fu finanziata dalla neo nata borghesia, sorta col diffondersi dell'economia commerciale.
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