Italica, il paese natio di Adriano

Si può senz'altro dire che Villa Adriana di Tivoli in Italia ed Italica, situata a pochi chilometri da Siviglia in Spagna, sono veramente legate e costituiscono un reciproco e valido supporto per conoscere più approfonditamente Adriano inquadrandolo meglio nell'epoca storica in cui visse grazie anche e soprattutto ai ritrovamenti archeologici dei due siti.
Italica si trova a ca. 8 km. a nord-est di Siviglia, vicina al villaggio di Santiponce. Fu la prima città romana sorta nella penisola Iberica e fondata nel 206 a. C. dai Romani per ospitare i legionari feriti durante la seconda guerra punica (combattuta da Roma contro Cartagine) nello scontro campale di Ilipa (oggi Alcalà del Rio), avvenuto nelle vicinanze, con il quale Roma fermò l'avanzata dei Cartaginesi nella Spagna.


Ingrandisce foto Italica

Lo storico greco Appiano, diventato poi cittadino romano, racconta che fu il grande condottiero Scipione l'Africano (il soprannome deriva dal suo impegno contro i Puni o Cartaginesi che risiedevano nel nord-Africa) a decidere di costruire qui un insediamento che chiamò Italica in memoria dell'Italia. Essa, che accolse anche i feriti della predetta citata battaglia, fu popolata dai veterani di Scipione che sposarono le donne del luogo amalgamandosi con la popolazione locale

I veterani non erano altro che i soldati romani i quali dopo aver tanto combattuto (se riuscivano a restare vivi !) ricevevano una specie di "liquidazione" da Roma al termine del loro impegno militare; questa consisteva in terre dell'ager publicus (terreno pubblico, dello Stato romano) ed in denaro. I veterani furono sempre particolarmente legati al proprio condottiero proprio perché questi prometteva loro in caso di vittoria una lauta "liquidazione" e quindi per lui erano pronti a qualsiasi cosa (ciò comportò in molti casi l'enorme crescita di potere di vari personaggi, vedi Cesare e Pompeo tanto per citarne due, che, forti del sostegno dei propri soldati, trascinarono Roma in vari conflitti civili).


Ingrandisce foto Anfiteatro di Italica

Da questo primo nucleo ben presto Italica, situata a settentrione del fiume Guadalquivir, importante via di comunicazione per i traffici, cominciò a crescere raggiungendo ca. i 10.000 abitanti. Con il suo piccolo esercito, lasciato da Scipione, come era da sempre in uso quando non si era in guerra, Italica a poco a poco romanizzò tutta la penisola Iberica introducendovi la lingua (il latino), la religione, la giurisdizione, gli usi di Roma.

Ad Italica nacque nel II sec. d.C. l'imperatore Traiano e qui venne alla luce nel 76, visse la sua prima infanzia ed adolescenza Adriano, scelto da lui come figlio adottivo e successore al trono. Qui Adriano studiò. La dinastia degli imperatori adottivi si basava sulla scelta del "migliore": in pratica l'imperatore in carica doveva scegliere come suo successore, adottandolo ed indirizzandolo negli studi, colui che secondo lui rappresentava il meglio perché con la sua intelligenza e le sue capacità prometteva di essere un ottimo futuro regnante. Fu proprio grazie a Traiano ed ad Adriano che la città vide aumentata la sua importanza storica il che comportò il suo ampliamento con la creazione della Nova Urbs (città nuova).

Italica continuò ad essere abitata fino alle invasioni dei Visigoti e fu abbandonata definitivamente sotto la dominazione araba divenendo come accadde per molti altri siti archeologici una cava da cui attingere pezzi da riutilizzare altrove o da vendere. In seguito alle ripetute e drammatiche inondazioni compiute dal fiume Guadalquivir, gli abitanti di Santiponce si istallarono sulla collina nel corso del Seicento ed edificarono le loro case riciclando le rovine vicine.
Durante le guerre napoleoniche il duca di Wellington ed il maresciallo Soult cercarono di individuare Italica per appropriarsi di reperti; nel corso del secolo appena passato iniziarono gli scavi sistematici.

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