E' senza dubbio la più bella e la più antica delle piazze tiburtine; si trova non lontano da Piazza San Silvestro (a cui è unita da Via Campitelli) e da Piazza dell'Annunziata (tramite Vicolo Campitelli). Partendo da Piazza Garibaldi occorre percorrere via V. Pacifici, toccare Piazza S.Croce, immettersi per Via della Missione fino ad arrivare a Piazza dell'Annunziata; sulla sinistra di essa si deve scendere per Vicolo Campitelli.
Il termine
"Campitelli" deriva dalla villa di Quinto Cecilio
Metello Pio Scipione, situata ove attualmente è
la chiesa di S.Pietro
alla Carità. Tale villa romana era detta Campus
Metelli (campo di Metello) in quanto era ubicata fuori
la cinta muraria tiburtina. Da questo vocabolo sarebbe
derivato il nome Campitello e poi Campitelli.
A supporttare tale tesi vi è anche la testimonianza dello storico Crocchiante il quale ricorda come nel 1725 fu ritrovato dal signor Settimio Bulgarini, durante i lavori per allargare il suo palazzo, un bel mosaico probabilmente appartenete all'antica villa romana.
C'è invece chi sostiene che il nome della piazza e relativa via e vicolo deriverebbe dal capitano Paolo Campitelli che diresse nel 1353 la guerra di Tivoli contro Palestrina.
A Piazza Campitelli il monumento che
più colpisce è la chiesa di S.Pietro alla Carità,
splendida e secondo la leggenda fondata da S.Simplicio.
Merita veramente di essere visitata e di scendere nella sua
cripta. Poi vi è l'ingresso sia pure secondario di
Villa d'Este:
al di là del cancello lo sguardo gettato oltre le sbarre gode
la splendida vista di un angolo del parco. Prospiciente ad
esso si innalza il complesso dell'Annunziata. Attualmente
la piazza è un magnifico colpo d'occhio essendo stata
di recente restaurata e ripavimentata. In essa si svolgono
numerose manifestazioni culturali all'aperto.
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