Da Piazza Selci, addentrandosi in Via Selci, dopo aver ammirato
sulla destra una delle meglio conservate case medioevali,
si incontra subito sulla sinistra una casa-torre posta ad
angolo e con due lati liberi. L'edificio ,
la cui pianta è di forma regolare, si appoggia, appropriandosi
di un muro su ciò che rimane della distrutta chiesa di S.Nicola
in Selce, il vecchio campanile romanico
.
Molti dei campanili delle chiese vennero infatti utilizzati
in antichità anche come torri di difesa, come accadde a quelli
della chiesa di S.Caterina e della chiesa di S.Stefano
ai Ferri.
La casa-torre è costituita da una parte basamentale dello stesso materiale del campanile, anche se poco leggibile per i successivi interventi subiti nel corso dei secoli. Al di sopra di questo tratto la casa subisce una variazione di materiale che può essere interpretata come una fase successiva di innalzamento e di trasformazione.
Grazie all'analisi dei materiali utilizzati, si può dunque datare il primo livello al XI-XII secolo, mentre i piani successivi al XIII secolo. Al livello del primo piano si può notare, al centro della facciata principale, una finestra con archetto di scarico, attualmente murata. Al livello del secondo piano la muratura subisce un'altra trasformazione non presentandosi più con corsi regolari, il manufatto si presenta disordinato e con materiali eterogenei.
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