Il monumento senz'altro più significativo lasciato a Subiaco dal Medioevo è senz'altro il Ponte di S.Francesco che attraversa il fiume Aniene ai piedi del paese. Ha una caratteristica arcata a "schiena d'asino" su un'unica arcata ampia ben 37 metri ed è molto ben conservato anzi si può senz'altro aggiungere che pochi sono i ponti arrivati integri ai nostri giorni. Il materiale usato è costituito da blocchi di pietra cardellino.
Un'altra sua caratteristica è la torre di guardia (o torre di controllo) posta all'inizio del ponte e quindi immediatamente adiacente alla via Sublacense. La realizzazione di questo ponte, che prende il nome dal convento omonimo situato poco distante oltre la sponda, fu ottenuta grazie ai finanziamenti che Subiaco ottenne sfruttando il fatto che aveva nelle sue mani molti prigionieri tiburtini.
La rivalità tra l'antica diocesi di Tivoli e l'Abbazia di Subiaco è cosa arcinota. In seguito allo scontro avvenuto nel 1358 nei pressi di Campo d'Arco tra le truppe tiburtine e quelle agli ordini dell'Abbazia sublacense, molti tiburtini furono catturati e di essi si chiese un grosso riscatto puntualmente pagato secondo lo storico del XVII sec., Mirzio, il che permise la costruzione del citato ponte. Il ponte venne ristrutturato nel 1789 in occasione della venuta di Pio VI a Subiaco per inaugurare l'Arco di Trionfo eretto in suo onore dai sublacensi e per consacrare la concattedrale di S.Andrea.
Scarica gratuitamente le nostre audioguide o le guide tascabili.
Patrocinio Comune di Tivoli
Assessorato al Turismo