Tali interventi di restauro sono stati sovvenzionati dal Ministero dei Beni e le Attivitā Culturali e realizzati grazie all'intervento dell'Istituto centrale per il Restauro, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici e per il Patrimonio Artistico Storico e Demoetnoantropologico della regione Lazio, della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio.
Chiaramente, per motivi di spazio, č stata fatta una cernita tra tutti gli interventi di restauro effettuati; nell'intenzione degli organizzatori detta mostra sarā permanente in quanto, passando il tempo e facendo altri interventi di restauro, l'esposizione naturalmente si amplierā arricchendosi di volta in volta dei risultati conservativi operati sulle opere di proprietā dei due monasteri sublacensi.
Accanto a tale opera di restauro si é dato via anche ad una serie di interventi di restauro preventivo di
alcuni edifici (rifacimento dei tetti, risanamento ambientale ecc.).
Tra le varie sezioni della mostra una č dedicata alle opere
d'arte pių gravemente danneggiate non solo dal tempo ma anche
dall'intervento insensato dell'uomo; ne č un esempio il duecentesco
Ciclo di San Benedetto. Chiaramente la mostra si compone
di pannelli espositivi che ripropongono parte degli oggetti
artistici restaurati che non mancheranno di interessare il
visitatore.