Il parco è stato realizzato alla fine del Seicento- inizio Settecento quando il castello divenne residenza signorile. Gli abitanti di Sambuci lo chiamano “La Villa”. Il parco, attualmente giardino comunale, copre una superficie di 55.000 mq. ed è diviso in due zone: il giardino all’italiana a terrazze su due livelli con le caratteristiche aiuole geometriche di bosso che racchiudono gli stemmi (costituiti sempre dalla vegetazione) degli Astalli e dei Theodoli (caratterizzati i primi da tre cerchi,i secondi da una ruota).
Il giardino all’italiana si estende ad est lì dove si affaccia in alto la loggia. Percorrendo due scale ellittiche si perviene in basso ad ammirare una fontana detta “la bocca storta”. Una grande vasca con finte grotte e con una piccola cascata si trova invece alla confluenza di due viali delimitati da alte siepi di alloro (qui un tempo era il maneggio).
Bello è lo slargo situato sul viale che proviene dalla cancellata d’ingresso situata su Piazza della Corte; ai quattro angoli sono collocate le “Quattro stagioni” (statue in pietra di piccoli dimensioni).
La seconda zona del parco si apre, guardando il castello, sulla destra e per stile ricalca il giardino inglese di moda nel XIX sec. Spicca il prato con al centro due vecchi cedri e delimitato da alberi di alto fusto come pini, abeti, querce, lecci.
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