Chi visita Pisoniano non può non visitare la Chiesa parrocchiale di S.Paolo Apostolo in cui si venera devotamente la Madonna della Neve tanto che in suo onore viene fatta una processione (primi di Agosto) nel corso della quale viene sparata della neve in ricordo della miracolosa nevicata che si verificò a Roma in piena estate. La chiesa è interessante in quanto conserva alcune tele del XVIII sec. L’attuale costruzione, realizzata agli inizi del XX sec., ha di molto stravolto l’originaria struttura risalente al XII sec. e rimaneggiata durante il Seicento ed il Settecento.
Presso la Parrocchia di San Paolo Apostolo in Vicolo Montano, è stato realizzato il nuovo Auditorium dedicato a Giovanni Paolo II. Esso dispone di 100 comode poltrone, di una sala regia e video, è dotato di tutti i servizi necessari ed elevatore per i disabili.
L'Auditorium, solennemente inaugurato il 4 Luglio 2007 dal Vescovo mons. Domenico Sigalini, offre la disponibilità per:
convegni, seminari e meetig,
giornate di spiritualità,
concerti e proiezioni di filmati,
incontri vocazionali.
Preventivi personalizzati e programmi da concordare secondo le esigenze.
Si stipulano le convenzioni con:
Diocesi, Enti pubblici e privati, Movimenti, Associazioni.
Info e prenotazioni:
Parrocchia S.Paolo Apostolo
Parroco don Alessandro Kamerer,
tel/fax 06 9577282,
cell. 339 7860672,
e-mail: alex.kamerer@virgilio.it
La chiesetta rurale della Madonna della Neve sorge lungo il sentiero che da Pisoniano giunge al Santuario della Mentorella. L’immagine mariana è conservata sull’altare maggiore ed è una copia di quella venerata nella romana chiesa di S. Maria Maggiore, la famosa “Salus Populi Romani” (Salvezza del popolo romano). Il piccolo edificio, che attualmente si presenta con un’architettura settecentesca, vanta un’origine più antica;
probabilmente proprio per la sua collocazione su un tragitto percorso incessantemente dai pellegrini diretti alla Mentorella, era visto ed utilizzato dai devoti come un luogo dove sostare per pregare e riprendere le forze prima di continuare a salire per il Santuario. Studi particolareggiati hanno permesso di appurare infatti che fino al XVIII sec. era aperto un piccolo ospedale annesso in cui i viandanti affaticati e debilitati venivano curati.
Una chiesa, che merita di essere visitata, è senz’altro quella di S. Vittoria. La tradizione vuole che l’edificio sorga esattamente lì dove la predetta Santa con sua sorella Anatolia abitò nel periodo in cui infuriavano le persecuzioni volute dall’imperatore romano Decio (200 ?- 251). La costruzione è quindi molto antica. Qui inoltre nell’XI sec. fu ritrovata una tavola preziosissima del X-XI sec. in cui è ritratta la Santa benedicente con la destra mentre con la mano sinistra stringe una corda legata ad un drago. La presenza animalesca è legata ad un’antica leggenda secondo la quale la bestia avrebbe causato una pestilenza nei paesi gravitanti intorno a Ciciliano; solo l’intervento della Santa, scacciando l’animale, avrebbe salvato le popolazioni. Da allora in poi in tutti i ritratti S.Vittoria viene dipinta insieme alla figura del drago.
L’opera in questione, che ora si può ammirare sull’altare maggiore, rappresenta un significativo esempio di pittura romana con chiari segni di eredità bizantina individuabili nell’eccessiva rigidità della figura rappresentata frontalmente.
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