Il territorio del comune di Gerano, esteso per circa 1009 ettari, occupa la zona meridionale del complesso montuoso dei Ruffi, a sua volta appartenente alle unità carbonatiche laziali-abruzzesi.
Gli affioramenti calcarei dei monti Ruffi cedono il posto, nella parte degradante verso Gerano, ad arenarie, marne ed argille, che si succedono in ritmica alternanza, risalenti al periodo del Miocene. La presenza della marna e dell'arenaria spiega il frequente incontro nel territorio di suolo sabbioso, che erroneamente viene connesso alla presenza di pietra tufacea, tipica invece di zone vulcaniche. Caratteristica dei depositi arenacei è quella di possedere una certa permeabilità per porosità, che si aggiunge a quella per fratturazione; benché piuttosto ridotta, essa consente delle emergenze sorgentizie, tuttora utilizzate per l'approvvigionamento idrico.
Vera ricchezza, però e il paesaggio vegetale, il cui valore ambientale è connesso alla varietà di specie. La posizione nel centro Italia, l'equidistanza dal mare e dai rilievi appenninici, con possibilità di contatto tra diverse regioni biogeologiche, il clima favorevole e le abbondanti precipitazioni hanno favorito l'incontro di specie di diversa provenienza.
Sono i boschi di castagno ad occupare gran parte del manto vegetale; sfruttati sin dall'epoca romana, vengono tutt'ora governati a ceduo, e utilizzati per la produzione di legno da palificazione.
Il castagno oggi rappresenta soprattutto un bene ambientale (considerata la bellezza delle estensioni delle macchie geranesi); lo accompagnano la roverella, l'acero campestre, l'orniello, il carpino, il pioppo tremulo e specie più rare come l'albero di Giuda e il Maggiociondolo. Il sottobosco presenta una notevole ricchezza data dalla presenza di specie importanti come l'agrifoglio e il pungitopo. Svariate qualità di funghi come il porcino (Boletus Edulis), il galletto (Chantarellus) e l'ovulo (Amanita Cesarea). La presenza di antichi sentieri boscosi consente amene passeggiate a cui fa da sottofondo il cinguettio di numerosi passeriformi. I predetti sentieri arrivano in alcuni casi da Gerano fino ai comuni limitrofi.
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