Fu edificata su un costolone tufaceo attorno all'anno Mille fuori le mura del Castrum Girani a ca. venti metri da Porta Maggiore. Era una chiesa cimiteriale Divenne parrocchia alla fine del XVII secolo. Nel 1734 le sepolture in chiesa erano cinque: una sul presbiterio (riservata ai sacerdoti), tre parallele alla balaustra dell'altare maggiore per i fedeli (uomini, donne e fanciulli), la quinta per i defunti della famiglia di Pietro Zielli verso la porta d'ingresso sul lato destro. Già nel 1741 però non si sa più dove mettere i defunti. Visto l'incremento dei fedeli la chiesa era insufficiente per cui andava ampliata. Era inoltre molto umida. L'attuale elegante aula "rococò" (1797) è opera di G. F. Fontana, su progetto di Giulio Camporesi, che nel 1784 era stato incaricato del progetto di addizione di una grande abside ("cappellone"). Si arrivò all'ultimazione della fabbrica in quattro anni solo col piano economico del 30 luglio 1791.
Varcata la soglia all'interno si ammira un pregevole organo del XVII secolo. Molto monumentale l' altare maggiore in stucco, che è sormontato dalla pala del martirio di S. Lorenzo, opera del pittore Domenico Fiorentino. Nei sotterranei, "gliu pilu", sono custoditi i resti dei defunti. La chiesa priva ancora dei quattro altari laterali e del battistero, nel 1804 necessitò di una revisione della copertura. Il tetto fu risistemato anche nel 1999 ed altri lavori sono stati fatti dopo il terremoto (2003).
È un piccolo complesso di costruzioni fuori della Porta Maggiore di Gerano. Fu edificato per essere utilizzato come ospedale-ospizio presso cui far sostare gli ammalati che stavano per essere trasferiti a Tivoli. La struttura risale al XV secolo e al suo interno si ammira l' affresco cinquecentesco e tela di G. Ranucci (1742) raffiguranti ambedue l'Annunciazione.
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