Palio della Gatta

La festa ed il palio della Gatta si svolge il 24 e 25 aprile a Cerreto Laziale in provincia di Roma.
I festeggiamenti iniziano il 24 pomeriggio quando il paesino tutto addobbato vede passare per le sue viuzze la processione con la statua di sant'Agata. Il 25 si corre invece il Palio della Gatta, disputato dai quattro rioni di Cerreto Laziale.
Perché festeggiare e fare un palio per una gatta? Sembra che verso la fine del XVI secolo una gatta "eroina" liberò il borgo dai briganti che qui si erano insediati. Questa è la storia.
Circa trecento briganti al comando di Marco Sciarra, il 10 Aprile del 1592, che già da tempo scorrazzavano per la Valle dell'Aniene saccheggiando ed uccidendo, chiesero ai notabili cerretani di ospitarli; al loro diniego si impossessarono del borgo con la forza nella notte tra il 13 ed il 14 dello stesso mese.
Ben quarantacinque furono i morti e pochi tra la popolazione riuscirono a mettersi in salvo nella fortezza che venne ben presto assediata. Essendo in numero esiguo, i cerretani capirono che non avrebbero potuto contrastare i briganti a lungo e così pensarono di ripetere l'astuzia compiuta da Sansone e ricordata nella Bibbia: utilizzare delle volpi incendiarie. Non avendo però volpi a disposizione presero una gatta e legarono intorno al corpo dell'animale un fascio di materiale infiammabile, costituito da stracci imbevuti, dandole fuoco e lanciandola dagli spalti della fortezza verso il luogo dove i briganti si erano accampati.

Cerreto Laziale
La gatta

I fienili presero fuoco ed i briganti, sorpresi nel sonno e stupiti da ciò che stava capitando, furono facilmente vinti e messi in fuga. Del castello oggi rimane la cilindrica torre e qualche muro perimetrale inglobato nelle abitazioni ma facilmente ancora individuabile. L'eroica gatta rivive in un murales (su cui è ricordato l'episodio sopra accennato) situato all'entrata del paese ed in una scultura presso il municipio mentre la Via "Delle case cotte" ricorda l'incendio che devastò questa parte del borgo. Cerreto si salvò dall'incendio, che propagandosi rischiò di distruggerla, grazie all'intervento di Sant'Agata che sedò le fiamme.

E così il 24 e 25 aprile di ogni anno si festeggia la Jatta, con tanto di sbandieratori, di corteo storico, con una pantagruelica cena nella piazza centrale (assaporando la "pizza alla pala", la "pizza sbattuta", la" ciammella"), con un palio tra i quattro rioni (Torre, Costa Sole, Trabocca e Lavaturu), con giochi popolari e con uno spettacolo pirotecnico che simboleggiano i "fuochi" appiccati dall'animale nella sua corsa.
Un sentito grazie va a Don Paolo Carosi, cerretano, monaco benedettino, filosofo e storico perché ha riscoperto e fatto conoscere questo episodio della storia locale.

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