Sinistra ecologia Libertà- Tivoli
COMUNICATO STAMPA

Sequestro ex Hotel Sirene
Abuso edilizio, è quanto sta scritto sul cartello affisso dagli agenti del Reparto socio ambientale della Polizia locale di Tivoli all’ingresso di quello che era il più prestigioso albergo tiburtino. Il sequestro è stato effettuato il 12 Novembre scorso su ordine del magistrato dottoressa Maria Perna emesso due giorni prima.
Fecero scalpore nella città tiburtina la chiusura dell’albergo il primo dicembre 2007 che privò del lavoro dieci dipendenti ed il cambio di destinazione d’uso, da alberghiero a residenziale, richiesto dalla proprietà con una serie di semplici Dia per trarne appartamenti con affaccio sull’orrido di Villa Gregoriana e sul Tempio rotondo, il panorama più dipinto al mondo nel 1800.
Le richieste allora avanzate a livello politico da Verdi, Rifondazione, Comunisti Italiani, Città dei diritti e da Italia nostra e Legambiente, indirizzate all’Amministrazione comunale di allora, di non privare la città di un albergo storico caddero nel vuoto. Le pressioni di Legambiente Lazio e dell’assessore regionale al Turismo furono vane, come l’interrogazione che la senatrice Loredana De Petris presentò al ministro per il turismo Rutelli. Inutile un ordine del giorno proposto dal sottoscritto ed approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, indirizzato a bloccare il cambio di destinazione d’uso.
Ora i nodi sono arrivati al pettine e le ipotesi avanzate con il dettagliato esposto del Circolo Legambiente di Tivoli e della sezione Valle dell’Aniene e Monti Lucretili di Italia Nostra, si sono rivelate tali da giustificare un sequestro per abusivismo edilizio.
Resta il fatto che i tempi della magistratura sono, per una serie di motivi, troppo lunghi ed in due anni le stanze dell’albergo sono ormai diventate mini appartamenti, seppure ancora incompleti, messi in vendita a prezzi esorbitanti, si parla di circa 6.000 euro al metro quadrato!
La città ha intanto perso il suo unico albergo storico, il primo in Italia ad essere stato alimentato dalla luce elettrica! Altrove, edifici del genere vengono protetti e valorizzati. A Tivoli, che dovrebbe produrre reddito dal turismo e si definisce città dell’Unesco, ma vive la cultura e l’arte come un peso, si consente una speculazione sull’albergo Sirene e si nasconde un’opera del più grande scultore contemporaneo. Cambiano gli amministratori ma la musica, anzi le stonature, restano identiche. Gli obiettivi sono ora rivolti alla Riserva di Monte Catillo che nel programma elettorale dell’attuale Sindaco e dei costruttori che lo sostengono dovrebbe diventare un piccolo monumento naturale. Si sappia già da ora che ci troveranno come estremi difensori!
Gianni Innocenti