Esso è il primo terrazzamento scendendo dalla monumentale scalinata del doppio Loggiato; è delimitato dalla Gran Loggia, che si affaccia sulla vicina campagna tiburtina e su quella romana un po’ più lontana, e dalla fontana di Europa. In estate la corte del cardinale e l’alto porporato si riuniva qui, approfittando del grande spazio a disposizione (la sua lunghezza supera i duecento metri) per godere della frescura e divertirsi assistendo agli infiniti spettacoli organizzati. Guardando da lontano la Gran Loggia il visitatore coglie immediatamente la sua somiglianza ad un gigantesco arco di trionfo, uno di quelli che gli imperatori romani costruivano per celebrare le loro vittorie sui nemici.
E’ detta anche Cenacolo, perché, essendo situata vicino alle cucine, era utilizzata anche come una magnifica sala da pranzo che con le sue aperture permetteva di sconfinare con lo sguardo sulla pianura limitrofa e con la sua volta riparava dall’umidità notturna. Fu realizzata tra il 1568 ed il 1569 ma non venne mai completata internamente.
Diametralmente opposta alla Gran Loggia è la fontana di Europa; la sua architettura rimanda anch’essa ad un arco di trionfo che ha due ordini sovrapposti (dorico e corinzio) posti a delimitare un nicchione in cui era collocato il gruppo scultoreo di “Europa che abbraccia il toro”(attualmente a Roma presso Villa Albani). Da questo gruppo fuoriusciva dell’acqua che si raccoglieva in una marmorea vasca oggi persa.
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