La torre di Rocca Bruna

La torre di Rocca Bruna si trova isolata nell'estremita Nord-Ovest del terrazzo che guarda verso la valle di Risicoli. Per raggiungerla occorre prendere il sentiero che si allontana dall’edificio adibito a mostra, vicino il Canopo. La torre è costruita in opera listata, cioe alternando una fila di mattoni a file di tufelli rettangolari (generalmente due). Esternamente si presenta come un parallelepipedo con ingresso ad Ovest; inquadrato da due nicchioni semicircolari. L'interno è una sala a pianta ottagonale nei cui lati Nord, Est e Sud si aprono grandi nicchie rettangolari simili ad alcove; gli altri lati sono occupati da nicchie semicircolari. Sul pavimento rimangono tracce di un disegno realizzato con marmi policromi (opus sectile) disposti a formare cerchi concentrici.

Villa Adriana - La torre di Rocca Bruna
Ingrandisce foto Torre di Rocca Bruna

La sala e coperta da una cupola a padiglione, impostata sugli archi delle alcove. In origine esisteva un secondo piano che doveva presentarsi esternamente come un padiglione circolare formato da sedici colonne di ordine dorico che circondavano un muro e sostenevano una cupola. L'interno doveva essere, come il piano inferiore, a pianta ottagonale. Si accedeva alla sala superiore tramite una rampa a piano inclinato.

Le massicce strutture fanno supporre la presenza di un terzo piano, di cui non rimane più nulla. Nel tempo la torre subì diversi rimaneggiamenti: il basamento fu circondato su tre lati da un basso portico con avancorpo a tetto spiovente. I padri Gesuiti, un tempo proprietari di Rocca Bruna, aprirono nel pilone Nord-Est del piano terra una cappella alla quale si accedeva dall'esterno. La funzione dell'edificio in epoca adrianea era probabilmente quella di Belvedere, posta come in uno dei luoghi più panoramici della Villa.

Vista dalla torre di Rocca Bruna
Ingrandisce foto Vista dalla torre di Rocca Bruna

Affacciati dalla Torre si poteva vedere da un lato la campagna romana fino al mare e dall'altro il monte Soratte ed i monti Lepini.
La passione che Adriano aveva per I'astronomia fa pensare inoltre che la Torre di Rocca Bruna potesse essere utilizzata come osservatorio astronomico.

La torre trova confronti con edifici simili che sappiamo esistevano a Roma: I'esempio più noto è quello della torre di Mecenate all'interno dei giardini sull'Esquilino, dalla quale si dice che Nerone assistette all'incendio di Roma. Una torre con funzione di luogo di segnalazione o di faro era presente anche all'interno della villa dell'imperatore Tiberio a Capri.

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