Adriano per ampliare la vecchia villa repubblicana e per edificare la sua faraonica dimora cominciò a modificare la vecchia struttura della residenza portata in dote da sua moglie; così a ridosso dei muri di contenimento dei giardini repubblicani fece edificare gli Hospitalia e il predetto Triclinio imperiale.
Il complesso degli Hospitalia si sviluppa lungo uno dei lati minori del Cortile delle Biblioteche; è costituito da un ampio corridoio mosaicato con tessere in bianco e nero, su cui si apre una doppia serie di cubicula (stanze da letto), ciascuna predisposta per accogliere tre letti, i quali erano posizionati in ciascuna stanza dal pavimento sempre in mosaico bianco e nero di disegno geometrico ma diverso in ogni cubiculum .
Non si sono invece ben conservate le pareti degli Hospitalia un tempo intonacate ed affrescate. Tuttavia per il fatto che i mosaici non erano policromicome in altri ambienti della villa propende per sostenere l’ipotesi che tali cubicula fossero riservati solo a personalità non molto altolocate e forse agli ufficiali pretoriani.
La parete di fondo degli Hospitalia termina con una vasta sala con nicchie sulla parete terminale il che lascia intendere che fu attuato un riutilizzo ed un inglobamento di alcune parti delle strutture repubblicane. Davanti alla nicchia centrale è stato ritrovato il basamento di una statua il che fa propendere che si trattasse di un luogo di culto. Nel lato occidentale del complesso adiacente a detta sala si trova una latrina a più posti; un’altra la principale si trova vicino all’ingresso degli Hospitalia dietro un cubiculum. Vicina ad essa si apriva una scala per raggiungere il cortile delle Biblioteche mentre sull’altro lato un’altra scala conduceva al triclinio imperiale.
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