Nell'ex cartiera Amicucci, poi Parmigiani, nei pressi di Piazza Domenico Tani, più di cinquant'anni fa (per la precisione nell'agosto del 1952) furono trovati otto sepolcri arcaici durante dei lavori di ampliamento. Mentre il Faccenna, che curò lo scavo, considerò il ritrovamento come "una frangia" esterna della necropoli dell'Acquoria, il prof. F. Cairoli Giuliani sostiene che le sepolture dell'ex cartiera Amicucci appartengono alla fase urbana già attuatasi nel V sec. a. C.; invece le necropoli della Rocca Pia e dell'Acquoria risalirebbero ad un periodo preurbano. Ma vediamo come erano gli otto sepolcri trovati nel 1952.
Quattro presentavano il cadavere poggiato nel cavo del calcare mentre il loro coperchio era costituito da lastroni di testina di travertino a doppio spiovente. Gli altri quattro invece erano fatti secondo il modello a sarcofago di tufo calato nel cavo della roccia (il coperchio era in tufo a doppio spiovente). In un sarcofago sono stati ritrovati ben quattro cadaveri. Le sepolture a sarcofago non contenevano corredo, invece le atre presentavano degli oggetti utili per fissare la loro datazione (uno specchio in bronzo, resti di una collana ecc.) tra il V ed il IV sec. a. C.
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