Edicola in Vicolo del Pilaro

Il Vicolo è molto lungo: va dalla chiesa di S.Andrea a Via Domenico Giuliani. Esso ricorda il titolare della fabbrica di terracotte (era situata presso la fontanella di questa strada) gestita da Dionisi (Lu Pilaru). L’arteria stretta e lunga dai vecchi tiburtini era conosciuta come “Lu scannafossu”. L’edicola è costituita da un dipinto quasi rettangolare non molto grande: una copia ottocentesca di un’opera del Sassoferrato, vale a dire di Giovanni Battista Salvi un pittore marchigiano del XVII sec. molto noto per aver dipinto tutta una serie di quadri in cui la Madonna orante è ritratta in atteggiamento particolarmente dolce. Tale tela, su cui sono stati appuntati oggetti ex voto (cuoricini, un anello, un orecchino, una corona), è per questa ragione abbastanza rovinata; è inserita in una cornice di travertino realizzata nel 1943; un’inferriata, recante il monogramma mariano, la protegge.

Piazza Colonna
Ingrandisce foto Piazza Colonna

Edicola in Via Colsereno

Via Colsereno, che inizia da Largo Cesre Battisti (prossima a Piazza Plebiscito), era chiamata impropriamente “Cocerinu” dai vecchi tiburtini. Quest’ultimo termine sarebbe strettamente legato alla località Cocerino lasciata nel 1680 per testamento unitamente ad altri immobili da Brunelli alla popolazione tiburtina. Per altri invece il vocabolo “Colsereno” deriverebbe dall’amenità del luogo unita alla salubrità dell’aria.

Fu proprio in questa zona che nel lontano 1928 furono compiuti degli scavi che riportarono alla luce resti della Villa dei Sereni come ben suppose Gustavo Coccanari; da questo ritrovamento avrebbe preso il nome la Via. L’edicola, in cui è custodito un ottocentesco dipinto di autore ignoto che ritrae la Madonna e S.Rocco, si trova in prossimità dell’Arco di S.Anna; è un’olio su tela ovale di ca. 1m.X cm.80, restaurato nel 1982 da un certo A. Marinucci come attesta la firma ( sulla destra in basso).


Ingrandisce foto Piazza Selci

La Vergine con le mani giunte è ritratta in piedi librata in volo al di sopra delle nuvole, mentre S.Rocco in preghiera è inginocchiato davanti a Lei. Il dipinto è inserito in una cornice metallica ovale (nella parte superiore essa sporge grazie ad una copertura ondulata che segue la centina); nella parte bassa invece, immediatamente sotto il dipinto, fa bella mostra di sé un grande lampione che ben si armonizza con lo stile dell’edicola.

 

 

 

 

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