La cicoria, meglio se “di campo” vale a dire non coltivata ma raccolta nelle campagne ove cresce spontaneamente, è una verdura tipica della cucina e della tradizione romana. In passato le donne raccoglievano questa verdura selvatica lungo i fossi e le strade polverose per poi pulirla, lessarla e cucinarla secondo l’uso; era la cicoria che si univa al "cantoccio” di pane spaccato orizzontalmente che gli uomini portavano al lavoro nei campi o in fabbrica.
Ingredienti per 4 persone:
- 1.5 kg. di cicoria selvatica
- 4 spicchi di aglio
- 0,5 dl. di olio extravergine d’oliva
- sale
- peperoncino
Era la cicoria l’unica verdura che insieme alla "misticanza” (mescolanza di verdure tenere selvatiche) costituiva per la famiglia povera lo “sfamo” non costando niente se non il tempo necessario per raccoglierla.
Oggi la cicoria selvatica è molto costosa poiché non è di facile reperibilità (chi infatti spreca il proprio tempo ad andare in campagna a cercarla?);
si può acquistarla in negozi di frutta e verdura facendo ben attenzione a non acquistare quella coltivata (si riconosce facilmente perché è venduta a mazzi ed ha tutta un’identica lunghezza senza contare che è di un solo tipo). La cicoria, così come la misticanza, è particolarmente saporita, con un deciso fondo un po’ amaro e qualche nota piccante che si presta anche a versioni elaborate con l’aggiunta di gusti ancora più forti come acciughe e pancetta.
Preparazione
Pulite la cicoria, sciacquatela e lessatela in acqua bollente salata per cinque minuti (se tenera, un po’ di più se dura). Scolatela, strizzatela e mettetela da parte. In una padella soffriggete l’aglio nell’olio a fuoco moderato, il peperoncino; aggiungete poi la cicoria spezzettata grossolanamente e lasciate cuocere per dieci minuti.
Salate e lasciate insaporire. Dopo quindici minuti il piatto è pronto.