Questa è un'antica ricetta popolare tipica dei castelli romani, e precisamente del paese di Marino, le cui origini, secondo alcuni, risalgono addirittura al tempo di S. Francesco che fece visita ad una sua discepola marinese Jacopa dé Sottesoli. La tradizione tuttavia fa risalire la produzione di questi gustosi dolci al 1600.
L'ingrediente principe di questo dolce è il mosto, estratto dell'uva nei mesi tra settembre e novembre (il periodo della vendemmia). Quella che vi proponiamo in questa pagina è ovviamente solo una ricetta "standard", ogni famiglia marinese infatti ha una propria ricetta contraddistinta da qualche variante.
Mettere la farina a fontana sulla spianatoia, far sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e, dopo averlo impastato con un po' di farina, porlo al centro della fontana e coprire con altra farina. Si lascia quindi lievitare il tutto per una mezz'ora per poi aggiungere l'olio extravergine di oliva, il sale, l'uvetta (precedentemente ammorbidita) e naturalmente il mosto. Una volta impastato il tutto si lascia nuovamente lievitare per poi formare tanti bastoncini di pasta da cui si ricavano le ciambelle. Queste devono essere quindi disposte in una teglia da forno adeguatamente unta, facendo in modo di distanziarle tra loro (occorre infatti considerare che con la cottura si gonfieranno durante la cottura). Far cuocere quindi in forno, a 200 °C, per 25 - 30 minuti. Quasi al termine della cottura spennellare le ciambelle con dello zucchero sciolto in poca acqua in modo tale creare una specie di glassa.
Un consiglio: per togliere le impurità occorre far bollire precedentemente il mosto per circa 20 minuti e poi, una volta eliminata la schiuma, si lascia raffreddare.
Le ciambelle al mosto si possono degustare durante la sagra delle ciambelle al mosto che si svolge a Marino la terza domenica di ottobre.
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