L’abbazia di San Giovanni in Argentella è formata da un corpo centrale ed un campanile il cui vanto era avere una campana fra le prime fuse. La facciata ed il nartece originari sono scomparsi inglobati dentro le mura di una cascina. Pochissimi sono i resti del monastero che circondava la chiesa con i suoi edifici. Quando Vittorio Emanuele III nel 1912 volle visitarla non potè entrare dalla porta chiusa per cui entrò da una finestra utilizzando una scala.
Interno dell'abbazia
In buono stato di conservazione è la facciata, anticipata da una costruzione adornata da un protiro (arco sorretto da due colonne, posto ad ornare il portale d’ingresso delle chiese e basiliche);
è fiancheggiata a sinistra da un campanile in laterizio con monofore, bifore e trifore presenti rispettivamente al I°, al II° ed al III°e IV° piano (le colonnine ed i capitelli sono però di spoglio).
Strisce bianche regolari si snodano lungo le pareti laterali esterne; la pietra usata è il calcare.
Abbazia di S.Giovanni
Diverse appaiono le tre absidi: le due minori laterali appaiono senza ornamenti mentre quella centrale è arricchita da archetti pensili a due a due. Le finestre della navata centrale sono delimitate da una ghiera.