Gli affreschi dell'abbazia

Nel 1895 l’Abbazia fu dichiarata monumento nazionale per le opere in essa conservate e per la sua architettura. Dei tanti affreschi che un tempo ornavano le sue pareti (XIV sec.) molti sono purtroppo spariti.
Nella navata di destra sono visibili due riquadri, delimitati da un colore rosso-marrone che racchiudono degli affreschi, databili intorno al XIV sec. ed opera probabilmente di un pittore locale, incaricato dai monaci benedettini e molto aperto ai dettami della scuola senese (il Sacro Speco sublacense venne affrescato in quel secolo proprio da maestri senesi).

Abbazia di S.Giovanni in Argentella
Ingrandisce foto Affreschi dell'abbazia

Gli affreschi appaiono abbastanza rovinati nella parte inferiore a causa dell’umidità che dal suolo risale lungo le pareti. In uno (a sinistra) l’attenzione del visitatore è attratta dalla figura principale che campeggia la scena: un principe (lo si deduce dalla corona posata sul suo capo) cavalca il suo destriero. Il suo atteggiamento è regale, procede con la mano sinistra alzata ed è accompagnato da quattro cavalieri.

Tre trombettieri lo precedono; non mancano gli scudieri, posti in posizione subalterna in basso sulla sinistra.
Diversa è invece la scena ritratta nell’affresco di destra: l’artista ha raffigurato un prelato in primo piano e dietro di lui un monaco che reca un’ostia. Un guerriero inginocchiato è davanti a lui; uno scudo con stemma è raffigurato sulla sua testa. Sullo sfondo ricco di vegetazione sono ritratti anche due cavalieri ed un cavallo colto nell’atto di impennarsi sulle due zampe posteriori.
Gli affreschi rimandano al tempo in cui cioè l’Abbazia era sotto i Guglielmiti: vi è dipinto infatti S.Bernardo che converte Guglielmo d’Aquitania, fondatore dell’ordine dei Guglielmiti i quali ressero l’Abbazia di S.Giovanni in Argentella dal 1284 al 1445.

Abbazia di S.Giovanni in Argentella
Ingrandisce foto S.Guglielmo

In realtà i due affreschi superstiti facevano parte di un ciclo che ricopriva tutte e due le pareti della chiesa come si evince dai resti, seppure esigui, di altri affreschi.
Un altro affresco, presente nella chiesa e incorniciato come gli altri dalla bordatura rosso-marrone, attrae il visitatore; vi è ritratto in posizione eretta S.Guglielmo con una veste rossa ricoprente un’altra bianca; la testa è circondata da un’aureola in stucco.

Nella mano sinistra reca un libro. Davanti a lui, inginocchiato è ritratto l’esecutore degli affreschi che lo ringrazia per averlo aiutato nella difficile impresa di realizzazione degli affreschi.

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