Alba Longa fu distrutta dai Romani con a capo Tullio Ostilio nel 668 a. C. e tutto il Latium vetus (le quarantasette città confederate nella Lega Latina) fu assoggettato all'Urbe che strinse con esse un rapporto teso a soffocare completamente ogni autonomia politica. Gli abitanti albani in parte furono deportati a Roma e in parte lasciati nell' ex-colonia di Bouvillae.
Qui rinacquero le antiche istituzioni religiose latine delle Virgines Albanae o i Pontifices Albani ed i Salii Albani (ecco perchè gli abitanti della città in età monarchica e repubblicana si chiamavano Albani Longani Bovillenses, fregiandosi della discendenza diretta dalla leggendaria capitale albana).
Mugillae e Bouvillae furono assediate e saccheggiate nel 490 a.C. da Gneo Marcio Coenelio, alla testa di una minacciosa armata di Volsci, assieme a numerose città dell'Agro Romano fedeli a Roma. Essendo stata realizzata dal censore Appio Claudio Cieco la regina viarum, ovvero la via Appia, (collegante Roma a Brindisi), lungo detta via si svilupparono due stazioni di sosta: Ad Sponeas e Tres Tabernae). Nel 312 a.C. Bouvillae divenne sede di taberna a metà strada tra Roma e la prima statio, Aricia.
Quando fu emanata dal vincitore Silla (al termine della guerra civile tra lui e Mario) la lex Sullana furono distribuite ai suoi soldati veterani le terre a sud di Roma situate tra Bovillae, Castrimoenium (Marino) e Tusculum in quanto occorreva istallarvi dei fedelisimi per contrastare i mariani di Gaio Mario e di Gaio Mario il giovane (figlio del generale Gaio Mario e di Giulia, molto stimato dal cugino Giulio Cesare) qui particolarmente attivi. Iniziò così la decadenza di Bouvillae.
Così si originò la colonia romana (poi municipum) di Castrimoenium (a ribadirlo sono Gaio Plinio Secondo autore di Naturalis Historia e Sesto Giulio Frontino nel De Coloniis nonché le molteplici iscrizioni e lapidi rinvenute in tutto il territorio della prima circoscrizione di Marino.) Il 20 gennaio del 52 a.C. da dei sicari fu ucciso Publio Clodio Pulcro in prossimità della taberna di Bouvillae. Fu ucciso perché era avversario politico per l'ascesa al consolato di Tito Annio Milone. Il cadavere, portato a spalla dai suoi sostenitori fu esposto nella citata taberna prima prima delle esequie pubbliche che si tennero a Roma nel Foro.
Morto a Nola il 19 agosto del 14 d.C. l'imperatore Augusto, la sua salma fu trasportata per la Via Appia per raggiungere Roma per le solenni esequie. Il cadavere fu anche esposto anche a Bouvillae, dove i decurioni (i più alti magistrati del municipium) la consegnarono agli equites giunti da Roma dove il corpo doveva essere portato. Fu Tiberio, successore di Augusto, nel 17 d. C. a stabilire di celebrare la Gens Iulia a Bouvillae, luogo d'origine della famiglia, con i solenni Sodales Augustales. Per questo scopo fece costruire il circo, il teatro ed il sacrario della Gens Iulia.
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