Noto anche come Parco della Rimembranza, è stato un'area verde suburbana recintata dalla famiglia Colonna alla fine del XVI secolo, sottratta al Bosco Ferentano. Posta in una vallata umida attraversata dalla marana delle Pietrare, fu utilizzata dai Colonna come riserva di caccia e per questo prese il nome di Barco dei Colonna.
La vallata è delimitata a nord dall'altura su cui sorge il centro storico di Marino, e a sud da Monte Ferebbio, parte della corona del Lago Albano; la zona è una delle più rilevanti dei Colli Albani per l'antica vegetazione del luogo e per la presenza del carpino rosso e di quello bianco.
Sorse alla fine del XVI sec, poiché è accertato che nel 1590 fu edificato il portale a bugne in peperino che sorge sul viale principale dell'area verde. Il parco era impreziosito da fontane monumentali, adornate con statue in peperino alte circa due metri. Di esse restano solo poche testimonianze, come un nicchione e il Cellone, una statua acefala semi-nascosta fra le piante. Al termine del viale, dove si apre una radura, vi era un teatro delle acque, collocato al centro della cascatella formata dalle acque del Caput Aquae Ferentinum; al suo posto oggi c'è una cabina dell'acquedotto comunale.
Nel 1916 il Barco divenne di proprietà del Comune di Marino; sotto il fascismo fu rinominato Parco della Rimembranza e venne collocata su una parete di roccia una lapide commemorante le vittime marinesi cadute nella guerra del '15- '18.
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