Sul soffitto piuttosto basso e piatto, sono raffigurate, insieme a diversi motivi ornamentali, colombe da cui si diramano raggi. Non vi sono cappelle; uniche aperture sono due nicchie, situate una per lato a metà delle due pareti laterali, ed una di dimensioni più grandi che ospita l'altare maggiore ed è una risultante dell'abside originaria in gran parte murata e ridotta alle modeste dimensioni di un nicchione. Tracce di affreschi originari si evidenziano sulle pareti antistanti il presbiterio. Sulla parete sinistra della navata è ritratta, ad opera di un artista ignoto operante verso il XV sec., la Vergine con Bambino. Sulla parete destra invece è dipinta Santa Lucia, anch'essa opera di un ignoto del XV sec. si tratta di un'opera in cattive condizioni.
Particolare dell'architrave: Stemma
della mezzaluna
Nell'abside e nell'intradosso dell'arco sono invece raffigurati: la scena della Pietà, i Santi Angelo, Andrea, Vincenzo e Lorenzo, nonché Agostino e Brizio mentre Dio Padre e Angeli compare nella piccola volta del nicchione. Nella sacrestia, sempre di autore ignoto ma del XVI sec., sono custoditi due dipinti: l'Annunciazione e San Francesco.
Infine nella controfacciata è ubicata la statua di San Giovanni Battista che sovrasta l'acquasantiera ricavata utilizzando un pezzo di architrave. Realizzata in stucco, l'opera di fine XVI sec. (forse di bottega romana) non è artisticamente preziosa.
La chiesina, essendo come detto molto antica, nel tempo è stata più volte restaurata. La prima volta grazie a don Panicola, poi nel 1625 da Angelo Pichetti. Nel 1684 l'edificio fu prolungato; nel 1772 fu dipinto il soffitto per la prima volta poi rifatto nel 1930 grazie all'intervento di don Piccolini.