Nei pressi del Passo della Fortuna fu fondata Trebula Suffenas dai Suffenati, una famiglia appartenente al popolo degli Equi. I Suffenates controllavano tutto il territorio situato ad est di Tivoli...
Nei pressi del Passo della Fortuna, così chiamato perché punto obbligato di passaggio per andare verso il tempio della Fortuna Primigenia di Palestrina, sorgeva l'antica Trebula Suffenas, roccaforte dei Suffenati, una famiglia appartenente al popolo degli Equi che controllava tutto il territorio situato ad est di Tivoli. I resti del foro di Trebula Suffenàs sono tuttora visibili, inglobati nel giardino di Villa Manni (di proprietà privata).
Il 19 agosto è dedicato alla festa della "Panarda": essa prevede una serie di gare gastronomiche popolari disputate fra i quattro rioni di Ciciliano. Questa festa era organizzata anticamente dalla confraternita del "S.S. Sacramento" per celebrare il 15 Agosto la Madonna Assunta in cielo.
Erano un'antica popolazione umbro- sabellica, che in epoche remote si insediò nelle valli dell'Aniene e dell'Imella. Tale popolazione costituì per l'antica Roma una grave minaccia soprattutto quando, unitisi ai Volsci, giunsero a metterla seriamente in pericolo. Secondo la tradizione furono sconfitti da Cincinnato (458 a.C.), poi da A. Postumio Tuberto (431 a.C.), quindi da Camillo (389 a. C.). Assoggettati definitivamente dopo la II guerra sannitica nel 304 a. C., furono dedotte sul loro territorio le colonie di Alba Fucente e Carsoli. La popolazione degli Equi era divisa in vari gruppi facenti capo a circoscrizioni territoriali detti pagi, fra i quali appunto il gruppo dei Suffenates che edificarono la città di Trebula Suffenas. Dallo studio delle ossa presenti nella necropoli di Riofreddo si è dedotto che queste popolazioni erano dediti all'agricoltura, alla caccia e, in modo meno diffuso, l'allevamento.
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