Ma per tutto questo furono sacrificate appunto le suggestive "cascatelle di Mecenate", dipinte numerose volte dagli artisti del Grand Tour.
Allievo di Jean Baptiste Regnault e di Jean Victor Bertin, Jean-Charles-Joseph Rémond (Parigi 1795-1875) espone al Salon dal 1814 al 1848. Vince il Grand Prix de Rome per la pittura nel 1821 con il dipinto intitolato Proserpina rapita da Plutone, che gli permette un soggiorno di quattro anni a Villa Medici; ricordiamo che il Prix de Rome era una borsa di studio istituita dallo stato francese per gli studenti più meritevoli nel campo delle arti. Ai vincitori era data la possibilità di studiare all'Accademia di Francia a Roma, fondata da Jean Baptiste Colbert nel 1666.
Nacque nel 1663 in Francia sotto il regno di Luigi XIV come ricompensa annuale a giovani e promettenti pittori, scultori e architetti che dimostrassero la loro superiorità in una impegnativa competizione ad eliminazione con i propri pari. Le categorie di gara erano pittura, scultura, architettura e incisione all'acquaforte: nel 1803 venne aggiunta anche composizione musicale. Gli studenti spesso gareggiavano svariati anni in fila, soffrendone grandemente in caso di mancata vittoria. Tra gli artisti più famosi a competere nel campo della pittura, senza raggiungere la vittoria o nemmeno una menzione d'onore, possiamo citare Eugène Delacroix, Edouard Manet, Edgard Degas, mentre Jacques-Louis David tentò il suicidio dopo aver perso la competizione per tre anni di seguito. Per 300 anni, il francese Gran Prix de Rome di pittura è stato il più alto onore a cui un artista di qualsiasi parte del mondo potesse aspirare, dato l'effetto sull'attenzione della stampa internazionale e il lancio verso la fama e, spesso, lungo la via delle carriere artistiche finanziariamente redditizie che riusciva a dare. L'estenuante competizione per il premio venne abolita nel 1968, ma la borsa di studio è ancora elargita a giovani artisti che l'Accademia ritiene meritevoli di incoraggiamento. Jean-Charles-Joseph Rémond aveva ottenuto inoltre la medaglia di seconda classe nel 1819, poi di prima classe nel 1827; fu nominato cavaliere della Legion d'Onore nel 1834 e ufficiale della Legion d'Onore nel 1854.
Compì naturalmente numerosi viaggi in Italia, soprattutto in Calabria e in Sicilia, che raffigura in molti paesaggi e nella raccolta di trenta litografie "Vues d'Italie. Dessinnées d'après nature et lithographiées par Charles Rèmond", Paris, 1829.
È stato inoltre il maestro di Théodore Rousseau, uno dei maggiori paesaggisti della scuola di Barbizon, a cui comunicò la passione per la natura e un uso appropriato dei colori. Dell'artista abbiamo presentato un altro spettacolare dipinto "La cascade dit autrefois la cascade de Tivoli", del 1822, conservato nel Musée des Beaux-Arts di Rouen in Francia. Anche quest'ultima, pur ritraendo un paesaggio famosissimo per altre opere e soprattutto incisioni da esse derivate, è certamente il migliore per gli effetti della luce sull'acqua, con lo spettacolo degli uccelli che risalgono il baratro della cascata e i due personaggi che ammirano il grandioso spettacolo naturale.
(marzo 2017)