Situato a m 502 s.l.m. su di una dorsale spartiacque alle pendici meridionali dei monti Ruffi, fra la valle del torrente Giovenzano e la valle dell'Aniene, si estende su una superficie di km 10,09. Distante appena 53 km da Roma...
Databile al IX-X sec.. È un ginepraio di viuzze anguste- chiaramente per meglio rispondere agli scopi di difesa in caso di attacco nemico- che in salita da "Porta Amato", "Porta Maggiore" e "Porta Cancello" converge verso S. Maria e la parte più alta del vecchio "castrum". Da ammirare, in modo particolare, inseriti tra gli edifici intersecati tra strade, i portici a volta. Essi sono sorretti da archi aperti (ad eccezione di qualcuno gotico). Poggiano su una semplice pietra- capitello. Molto interessanti inoltre artisticamente gli stipiti, i portali e gli ingressi delle botteghe artigianali. Sono realizzati in tufo, ovviamente pietra locale geranese.
Il nome del paese secondo alcuni deriverebbe dal sostantivo latino di persona Agerius con il suffisso -anus. Secondo altri dall'antico nome del monte, ossia Geranum. Il nome "Gerano" infatti si potrebbe spiegare con la particolare conformazione del terreno su cui il paese sorge: è tufaceo e molto simile morfologicamente alla greca Montagna delle Gru (Gherania), da cui il nome di gheranos: Gerano.
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